Enogastronomia

Fave e tonno: i sapori antichi della Sardegna

La Sardegna è molto rinomata per la sua produzione di fave, vendute poi in tutto il bel paese. A Chia (Domus de Maria, Cagliari, Costa Sud-Ovest) la ricetta prevede che vengano scottate con verza, cipolle ed aggiunta a fine cottura di ventresca

Le fave rappresentano le leguminose più antiche coltivate in Italia e soprattutto nelle aree meridionali. In Sardegna costituiscono una delle produzioni maggiori sia per quantità che per qualità: la fava sarda trova nell'isola il terreno giusto e le temperature adatte per baccelli freschi e di pregio, poi venduti in tutto il paese.
Questo alimento, negli ultimi anni, è tornato ad imporsi sulle tavole degli italiani con più frequenza per due motivi principali: da una parte per la tendenza sempre maggiore di preferire alimenti proteici di origine vegetale e dall’altra per un rinnovata ricerca dei sapori tradizionali del territorio. Le fave sono il pasto quotidiano delle realtà più rurali e umili ma rappresentano un ingrediente base, sano e genuino, per creare ricette particolari ed elaborate. In Sardegna i piatti che propongono questo legume richiamano i sapori più originali e semplici dell’isola e sono molto diffusi: la fava viene impiegata e consumata sia come piatto unico che come secondo piatto, condimento ed, ovviamente, contorno.

In tutta l'isola sono 3 le ricette principali: fave fresche con lardo, guanciale, aglio, finocchietto selvatico e maiale; secche e private del tegumento; bollite fino a diventare un purè, accompagnate con verdure dal sapore deciso ed amaro.

A Chia fave e...

Uno dei piatti tipici dell'area di Chia (Domus de Maria, Cagliari, Costa Sud-Ovest Sardegna) unisce il sapore forte delle fave a quello del tonno. Fave con tonno, potremmo battezzarlo così, è un piatto semplice e gustoso.
Le fave vengono scottate e poi unite alla verza e alle cipolle con aggiunta di sale, olio, acqua e pepe. Una volta aver portato tutto a ebollizione, si cuoce ancora per dieci minuti a fuoco basso. Il tocco magico è dato dall'aggiunta, in fase finale di cottura, della ventresca di tonno tagliata a dadini.

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