Enogastronomia

Il Cascà: piatto del Sulcis dal sapore arabo

Piatto tipico della Sardegna meridionale e dunque presente tra le proposte culinarie della frazione di Chia è il cascà (o cash-cà). Già dal nome si comprende la particolarità della pietanza che ha origini arabe: si tratta di un couscus particolare, giunto nell'isola attraverso i flussi commerciali e gli spostamenti di una piccola popolazione di origine ligure, che aveva colonizzato una modesta area della Tunisia, Tabarca, per praticare la pesca del corallo. Il cascà è dunque peculiare del Sulcis ma deriva per la precisione dal cuscus tunisino ed è stato importato in Sardegna dalla popolazione stanziatasi poi a Carloforte, città dell'isola di San Pietro lungo la Costa Sud-Ovest.

Rispetto al piatto africano, nel cascà non c'è la carne e i suoi ingredienti base sono essenzialmente cereali, legumi e verdure: semola, ceci, cavolfiore o cavolo cappuccio e verdure di stagione come i piselli, le melanzane, le cipolle, la verza e le zucchine. Il piatto viene poi aromatizzato con le erbe e gli odori tipici del territorio come il finocchio selvatico e con le spezie più esotiche come il coriandolo, la cannella, l'anice stellato o i chiodi di garofano. Con il tempo, qualche variante ha aggiunto anche la carne di suino ma di norma non dovrebbe esserci.

Il cascà è un piatto povero e molto semplice, la base è costituita dalla semola di grano cotta a vapore, poi arricchita con i sapori tipici della terra sarda. La sua preparazione prevede una gestualità che fa pensare a rituali veri e propri, trasmessi di generazione in generazione nella tradizione culinaria dell'isola: la semola viene lavorata a mano con la tecnica detta arundiò a sémmua, con movimenti circolari tenendo le dita leggermente aperte e il palmo sollevato. Per non farla aggrumare, nella semola viene aggiunta acqua e dell'olio prima della cottura.
Questa pietanza si è modificata nel corso del tempo in seguito alle influenze che ha subito la comunità di Caloforte detta anche tabarchina, dalla variante linguistica ligure parlata nell'area del Sulcis sud-occidentale.
La pronuncia originaria di questo piatto è cashcà, poi italianizzato in cascà, dove la lettera h indica una pronuncia a denti serrati.

Una delle varianti rispetto al piatto originale è la cosiddetta saporita, una versione che prevede una cottura più rapida del cuscus, condito poi con un mix di spezie dal sapore forte e dall'odore che ricorda molto la cucina orientale e africana.

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