Il territorio

La storia di Chia

la zona di Chia è stata abitata fin dalla preistoria, come attestato da numerosi reperti. Nel medioevo, Chia fece parte del Giudicato di Cagliari e nel 1578 venne costruita la celebre torre di avvistamento contro le incursioni piratesche dal Nordafrica

Chia, insediamento costiero che ricade nel comune di Domus de Maria, si trova in una zona abitata fin dall’epoca nuragica come testimoniato dall’insediamento di Bithia risalente all’VIII secolo a.C. e situato sull'isolotto di Su Cardulinu. Tale abitato, principale scalo marittimo sulla rotta di navigazione che collegava Nora, Karalis e Sulki, continuò ad esistere durante l’epoca fenicia, punica e romana ma non sopravvisse al crollo dell’Impero romano d’Occidente. Oggi, dell’antica Bithia rimangono due templi, un tofet e numerose abitazioni, tutte riportate alla luce nel corso di recenti scavi.

Durante il periodo medievale il comprensorio faceva parte del Giudicato di Cagliari nella curatoria di Nora. Non si hanno molte notizie di questo periodo, ma si sa per certo che la torre di Chia è stata eretta nel 1578 come parte del sistema di fortificazioni costiere realizzato nei secoli XVI e XVII dalla Corona di Spagna per far fronte alle invasioni di pirati barbari dal Nordafrica. Piuttosto imponente, la costruzione era dotata di due cannoni.

La Chia moderna è nata all’inizio del Settecento dalla fusione dell’insediamento dei padri Scolopi con numerosi nuclei familiari della zona. Il centro urbano che ne scaturì venne incorporato nella baronia di Pula, all’interno dal Marchesato di Quirra: questo soggetto venne amministrato come feudo dapprima dai Centelles e poi dagli Osorio, fino ad essere riscattato nel 1839 con la fine del sistema feudale.

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