Il paradiso di Chia

Chia: nome corto, sferzante, che riconduce al mare ed alla bellezza di una parte di Sardegna che sembra uscita da un libro, da una cartolina. Chia: stagni, spiagge, isolotti, rade, rientranze, uccelli bellissimi come gli eleganti fenicotteri rosa, una natura che mozza il fiato.

E alle spalle imonti digradanti del Sulcis, monti ricchissimi sino a poco fa e che ora sono anch’essi elementi di turismo. Chia: ogni regione, ogni nazione ne vorrebbe una eguale perché spinge l’idea del mare nella sua versione "naturale”. Certo, che a Chia vi sono gli ombrelloni, gli stabilimenti turistici ma sono così radi da rendere quasi superfluo chiamarli così. Intanto sorge sul Golfo degli Angeli: e un perché a questo nome vi sarà pure stato. E nemmeno la torre d’avvistamento, peraltro molto affascinante sminuisce il sentimento di tranquillità del luogo.

Dice: La torre di Chia aveva due cannoni”. Chissà se avranno mai sparato un colpo. La regione spiega poi che "sul retro di questo tratto di litorale è ubicato lo stagno di Spartivento, preziosa oasi naturalistica, habitat di numerose specie animali. Davanti alla spiaggia di Su Giudeu, a brevissima distanza dalla riva, è ubicato un isolotto facilmente raggiungibile per il basso fondale che la separa dalla terraferma”.

Un luogo magico che merita di essere vissuto appieno in tutte le sue peculiarità.