Il territorio

Il museo di Domus De Maria

Casa Museo civico nel centro del comune in provincia di Cagliari, in piazza Vittorio Emanuele

Nel cuore di Chia (Cagliari), piccolo comune della Sardegna del sud, in Piazza Vittorio Emanuele, si trova il Museo civico di Domus de Maria, dove sono esposti reperti archeologici appartenenti all'antica città di Bithia e due diverse collezioni: una di numismatica e l'altra mineralogica.

Oltre 600 monete di diversa fattura e provenienza sono state raccolte in una delle sale del Museo: monete puniche, romane, barbariche, bizantine e medioevali sono le testimonianze più concrete dell'attività commerciale del territorio. Molte civiltà nel corso della storia sono state attratte dall'importanza strategica di queste coste, punto di approdo importante per i commerci nel Mediterraneo.
I reperti di maggiore interesse sono quelli ritrovati durante gli scavi eseguiti tra gli anni Sessanta e Ottanta a Bithia che hanno portato alla luce interessanti pezzi di valore storico e culturale come la statua scolpita nell'arenaria del Dio Bes, un dio-toro rappresentato con il braccio destro alzato in segno di saluto o i "betili", pietre che gli antichi popoli piantavano nelle aree di culto considerate sacre.

Provengono invece dall'area intorno alla Torre di Chia, che costituiva l'antica necropoli di Bithia, i reperti archeologici che più di tutti arricchiscono la collezione del Museo civico di Chia di valore storico e artistico: dalle ceramiche comuni si arriva a recipienti a forma di fiasca risalenti al VI secolo a.C. In particolare, durante gli scavi è stata ritrovata la cosiddetta Fiasca del pellegrino, dalla pancia asimmetrica a quattro anse, oltre a un candelabro rituale con sette recipienti a forma di vasi e una testa di ariete. All'interno di questo particolare oggetto probabilmente venivano messe le offerte votive o dei lucignoli con olio. Entrambi questi reperti risalirebbero al VII secolo a.C.
Nella stessa area sono state rinvenute statuette di personaggi maschili e femminili risalenti all'età Nuragica, quindi II Millennio a.C., forse legati al culto di qualche divinità della salute: queste statuette poggiano le mani in parti diverse del corpo, probabilmente per indicare la parte malata.
Per quanto riguarda l'area mineralogica, una delle ricchezze principali di queste aree montuose è rappresentata dai cristalli di ortoclasio o quarzo.

Infine, all'interno del museo diverse sale sono dedicate a esposizioni di prodotti artigianali e locali moderni.


Nella foto: l'ingresso della Casa Museo di Domus de Maria (Cagliari, Sardegna). Da www.comune.domusdemaria.ca.it.

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